Il luogo meno conosciuto dal turismo di massa che in estate resta ammaliato dalle bellezze e colori della costa. Eppure trattasi di spazi che celano le radici profonde dell’isola con storie della notte de tempi!
Passando dalla miriade di piccoli paesi, spesso difficili da raggiungere se non attraverso percorsi e curve tortuose fra le montagne aspre dell’interno, si giunge a borghi caratteristici da cui si può esplorare ed ammirare una campagna, monti e colline che nascondono cascate, fiumiciattoli, campagne rigogliose e artistiche al punto da pensare che siano costruite dalla mente umana. La varietà paesaggistica è follemente entusiasmante! Antiche gole scavate da fiumi millenari, tombe di giganti, nuraghi, murales, cori e canzoni che echeggiano nelle valli durante le sagre.
Numerosi sentieri fra foreste, rifugi e capanne. Altopiani carbonatici e doline, enormi bastioni di rocce che si estendono verso il cielo!
La macchia mediterranea è colei che la fa da padrona e che, in prossimità di cime, viene sostituita da lande steppose. Vi sono scenari di grandi massi che sembrano quasi sospesi in precario equilibrio, modellati da forme di erosione fino ad assumere forme bizzarre similari ad animale, esseri umani, oggetti. Fra erica e corbezzolo, nei valloni più freschi si accompagnano l’orniello e l’agrifoglio.
Inoltre sorgenti si possono trovare splendide sorgenti d’acqua con ottime qualità oligominerali. Le grotte e le miniere sono una caratteristica molto frequente fino ad arrivare alla spettacolare sorgente carsica di Su Gologone, la più importante in Italia ed ora monumento nazionale.
Tra muretti a secco, uliveti e vigneti, campi che formano quasi una scacchiera colorata che cambia tono fra estate e inverno ci si imbatte nei pascoli e nei monumenti più caratteristici e di notevole interesse archeologico.
Molto vi è da raccontare e descrivere ma pian piano, ogni cosa bella bisogna saperla gustare!