ART. 7: SCENDERE DI PESO, SICUREZZA E TECNICA DI PASSO VELOCE
Per esperienza posso dirvi che il Sup, oltre ad essere un eccezionale mezzo di esplorazione e divertimento, è anche estremamente efficace per la forma fisica sia che si voglia usarlo in modo sportivo e sia che si voglia stare bene e scendere di peso. Si, avete capito bene. Parlerò poi di questo aspetto perché penso interesserà a molti uomini e anche a molte donne.
Oggi cercherò di dare informazioni sul perché è fondamentale imparare ANCHE ad andare veloci con il Sup. È vero, in tanti vorrebbero semplicemente usare la ‘tavola’ per relax e passeggiare ma il mare e il vento non hanno uno schema preciso. Sia che voi stiate sotto costa che vi dedichiate a escursioni più lunghe, dovete sempre considerare un margine di sicurezza.
Regole da rispettare:
1) effettuare delle escursioni per gradi e distanze in base alle proprie capacità
2) controllare sempre il meteo sia il giorno prima che poco prima di entrare in acqua
3) avere un passo di pagaiata fluido e costante, mai al limite di affaticamento
4) stabilire sempre delle tappe di sicurezza e approdo (qualora siate in difficoltà e la situazione peggiori in modo imprevisto) avendo sempre un telefono con voi
5) la cosa più importante…..avere margine nella preparazione fisica……ed ecco perché parliamo di ‘passo veloce’
Non serve farlo per competere o per fare gare. Serve per avere sicurezza sia in voi stessi che nelle vostre capacità, serve per avere maggior margine di resistenza alle avversità marine improvvise e mettervi in salvo o aiutare chi avete vicino!
Il consiglio è semplice, fate pure uscite relax ma regolarmente effettuate brevi sessioni di passo veloce con questa tecnica. Vi renderete presto conto dell’importanza del metodo di pagaiata, del cambio di mano controvento e del ritmo!
Amare la natura è conviverci in sicurezza.
L’incidenza sul peso forma.
Potrebbe sembrare strano ai più inesperti ma il Sup è veramente una scoperta importante in termini di salute fisica e mentale. Vi sintetizzo alcuni concetti ed elementi della mia esperienza.
In primis, una volta apprese le tecniche di pagaiata sia di ‘passeggio’ che di ‘velocità’, scoprirete che la gestione dei battiti cardiaci e della fatica permette agevolmente di mantenere ritmi medi nel tempo con velocità di crociera molto buone e tali da determinare un maggior consumo delle riserve rispetto alle sostanze di veloce assorbimento e utili per gli sforzi più importanti in tempi brevi.
Infatti il Sup, una volta lanciato, non ha necessità di andare oltre una velocità di crociera (a differenza di chi invece vuole andare a passo race) pertanto si arriva ad effettuare una pagaiata fluida di mantenimento (in condizioni standard di uso). L’esercizio costante con batti medi e prolungato nel tempo (anche grazie al fatto che si stanno anche ore in piedi e in movimento costante di tutto il corpo, anche perché rinfrancato dalla bellezza dei paesaggi e del percorso) determina nel nostro organismo un comando automatico di gestione delle riserve di lungo periodo tale da ottenere un lento e prolungato dosaggio dei ‘depositi’.
In sostanza si perde peso e ci si tonifica con benefici per tutto il nostro organismo. Lo stesso contatto con l’acqua, lo iodio e l’ambiente costituiscono un mix psicofisico determinante nel piacere abbinato allo sforzo. Ovviamente vi è un aspetto tecnico che va’ analizzato e che non è certo la spiegazione semplicistica che accenno in queste righe che sono uno spunto e sprono per chi vuole approfondire la tematica sulla base di esperienze personali di un’altro appassionato o atleta.