Lo sport ispira e cambia il mondo intorno a noi: è stimolo e speranza che recupera uno stile di vita perduto o mai avuto.
É una rinascita!
Abbiamo imparato da persone e amici per esperienza e per condivisione di problematiche che sono diventate opportunità. Sembra incredibile ma così è accaduto ed ha mostrato anche a chi è "normale" che lo stesso concetto di normalità è molto opinabile. Ci siamo confrontati anche direttamente nello sport, nella pratica, con atleti disabili ed in certi casi abbiamo riscontrato essere più forti e preparati di noi. Cambia il modo, il metodo, la visione e la motivazione. Appunto una RINASCITA! Proprio per questo motivo ISTEDDA non differenzia gli atleti in alcuni campi ma li integra letteralmente fra gli altri amici che per pura convenzione chiamiamo normali (ovvero senza disabilità). Solo in casi estremi usiamo classifiche a parte o adeguamenti opportuni. Provare e vedere per credere!!
ISTEDDA acquisisce esperienze attraverso gli sport selezionati e cresce nella "pratica" con gli atleti che diventano amici! Per noi è importante la mentalità e il comportamento volto alla motivazione e allo stare insieme con i nostri "giochi".
Pertanto se sei una persona valida, corretta e sana dal punto di vista umano e dello spirito di gruppo, sei sempre il benvenuto.Se ti comporti male ti portiamo alla porta come qualsiasi altro a prescindere dalla patologia.
È la mentalità di uguaglianza e di voglia di vivere nel modo giusto che determina l’obiettivo, sono l’amicizia ed i valori umani che portano a superare le difficoltà insieme o a chiudersi! Noi preferiamo SUPERARE LE DIFFICOLTÀ nei tempi e nei modi più consoni!
Lo sport ha il potere di unire le persone in un modo che poche altre cose riescono a fare. Parla ai giovani in una lingua che comprendono, agli anziani che diventano parte di una famiglia attiva. Lo sport può portare speranza dove una volta c'era solo disperazione. È più potente di ogni governo nel rompere barriere razziali. Lo sport ride in faccia ad ogni tipo di discriminazione. Oggi più che mai fa riflettere!
Se solo ci pensiamo bene la società odierna vive una sfrenata ricerca della perfezione, evidenziata dall’esaltazione mediatica di modelli orientati all’eccellenza dei risultati in ambito sia lavorativo che sportivo e un’attenzione sempre più mirata nei confronti di quanti faticano ad adattarsi ad un ambiente che non soddisfa le loro esigenze. Tra questi ultimi rientrano le persone con disabilità, "minorazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali a lungo termine che in interazione con varie barriere possono impedire la loro piena ed effettiva partecipazione nella società su una base di eguaglianza per gli altri".
Lo sport diviene così universalmente un’attività umana di valore morale, un importante terreno in cui fare pratica della vita, in cui incontrarsi e scoprire l’altro, superare paure e pregiudizi, manifestarsi e realizzarsi nelle proprie potenzialità. Lo sport educa ai valori autentici, insegna a rialzarsi e riprendere la corsa. Educare allo sport è educare alla lealtà, al fair play, al rispetto dell’altro, del gruppo, dell’allenatore e dell’avversario.
Lo sport è dialogo con il proprio corpo; è silenzio, la concentrazione, il rispetto dell'avversario e l'amicizia inseguendo un sogno o un obiettivo per poi cercare di superarlo. Non esistono amicizie migliori di quelle nate grazie allo sport.
Per noi lo sport è un universo a sé, costellato di persone diverse, anzi diversissime che si ritrovano in un ambiente comune per dare vita alla passione ed ai ricordi più belli della vita, indipendentemente dalla loro condizione fisica.